La sera del viaggio a Hiroshima e all'isola di Miyajima, eravamo alla stazione per riprendere lo
Shinkanzen e tornare a Kyoto. Mi va lo sguardo su uno dei numerosi tabelloni pubblicitari digitali dove c'è la reclame del museo Yamato di Kure.
Lo dico subito al mio amico modellista navale, al quale escono letteralmente gli occhi fuori dalle orbite!
Quella sera cominciamo a pensare ad una nostra visita autonoma (dal gruppo) lì a Kure e, per non annoiare le nostre consorti, avevamo pensato di andare da soli. Ma loro esprimono il desiderio di accompagnarci comunque, un po per curiosità, un po perché sanno con chi si sono sposate
e - crediamo io e Claudio - probabilmente per timore che ci saremmo persi
Pianifichiamo tutto con la nostra guida, indispensabile per sapere come muoverci e il giorno dopo partiamo noi quattro. Oramai avevamo imparato a muoverci discretamente con la rete ferroviaria giapponese, quindi due ore scarse col treno veloce e, a Hiroshima, prendiamo un treno locale che, con tre quarti d'ora ci porta nella città famosa per il suo arsenale, che tante volte abbiamo letto nei libri.
come al solito entriamo in una struttura imponente, modernissima. Il personale è gentilissimo e disponibile. Nella sala più grande, al piano terra, c'è un enorme modello in scala 1/10 della famosa Yamato:
Nella sala accanto, oltre a parecchie armi subacquee e un
Kairyu originale ripescato in quella laguna, c'è un altro splendido Mitsubishi A6M5c
Hei, stupendamente restaurato, e presso il quale passo la giornata!
questo gioiello apparteneva al 210° Squadrone Aeronavale della base di Meiji (oggi Anjo City, nella Prefettura di Aichi) e, proprio il 6 Agosto 1945, con ai comandi il Sottotenente Tsuneo Azuma, mentre effettuava un volo di collaudo dopo essere stato riparato, ebbe una piantata di motore e ammarrò nel famoso lago di Biwa, il lago più grande del Giappone (base anche di squadriglie di A6M2-N "Rufe" per la difesa metropolitana).
L'aereo fu ripescato nel lontano 1978, accuratamente ricostruito, anche con la consulenza dell'oramai Generale Azuma in pensione, come si era poi ritirato il pilota nella JASDF. Là è indicato come A6M5c
Hei ma altre fonti lo identificano come A6M7 con attacco ventrale per una bomba e appositamente costruito per gli attacchi Kamikaze.
Nel restauro la coda ha dovuto essere completamente ricostruita dai disegni.
vicino lo Zero c'erano poi esposti due bei motori restaurati, un Sakae 31
Ko e un MK4P Kasei 21 usato sul bombardiere G4M-1:
di fronte lo Zero c'era il
Kairyu, colpito da un razzo non guidato di un F4U gli ultimi giorni di guerra e affondato nella laguna prospiciente; anch'esso è stato ripescato nel 1978.
e poi tutti preziosi cimeli di un Museo che si rispetti:
al piano di sopra, oltre ad un padiglione dedicato ai bambini, c'era una sala cinematografica dove abbiamo potuto seguire un documentario sul ritrovamento della Yamato. La nave è spezzata in due e la poppa è sbriciolata.
Di nuovo a terra c'è un gran bel negozio di souvenir, dove, tra tante cose ho acquistato questo:
un magnete troppo carino! sui vari siti giapponesi di FB è piaciuto a tanti!
è stata una giornata meravigliosa, abbiamo potuto vedere anche il famoso Arsenale di Kure.
Da ultimo, ciliegia sulla torta, abbiamo visitato anche un negozio di modellismo
dove però non ho trovato nulla di mio interesse
...ci credete?
Edited by Spitfire63 - 21/5/2018, 15:29