Modellismo alla buona

Visita alla città di Hiroshima

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view post Posted on 13/5/2018, 18:33
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Anche se non ne ho avuto occasione di parlarne, ho sempre amato il Giappone e mi sono sempre documentato su di esso, fin da bambino. Risale a quando facevo le scuole medie la mia prima ricerca su questo Paese.
Almeno la metà della motivazione per cui ci sono andato risiedeva nella possibilità di vedere la città di Hiroshima.
Dopo quello che è stato fatto a Hiroshima, ho sempre nutrito una particolare simpatia per questa città e anche subito un certo fascino. Fascino dovuto soprattutto a come si sono saputi riprendere i giapponesi da quella immane catastrofe.
Ho letto di tutto e di più su quei tristi avvenimenti, dal progetto Manhattan alla missione del 509° Composite Bomb Group, dallo sgancio di quella (e) bomba maledetta agli effetti clinici, e alle conseguenze sull’uomo e sull’ambiente e la ricostruzione.

Esattamente un mese fa arrivammo ad Hiroshima partendo da Kyoto – la seconda città in cui abbiamo fatto dimora – e siamo arrivati là col famoso treno ad alta velocità Shinkansen, il loro “Freccia Rossa”, per intenderci. Dopo un’ora e tre quarti e 361 Km percorsi, arriviamo là.

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Ero emozionatissimo, avevo visto migliaia di volte in foto questa remota città e mai avrei pensato di potervi mettere piede, un giorno.
Solo mia moglie sapeva ciò che provavo, gli altri del gruppo, ragazzi più giovani, erano giustamente spensierati .
Finalmente arriviamo proprio nel giardino del Gembaku Dome, cioè di quello che resta del Palazzo del Commercio con l’Estero, quel palazzo scheletrito tristemente noto, l’unico rimasto di allora e che resistette alla forza d’urto della deflagrazione.

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Mi ha fatto piacere e mi ha commosso vedere una scolaresca, schierata davanti questo memoriale, cantare una canzone per la pace e celebrare la ricorrenza che ogni mese si tiene qui. I giapponesi tengono molto ad insegnare le lezioni del passato alle loro generazioni in erba e a far conoscere l’importanza dei valori della pace.
Il rudere ha subìto lo stretto necessario di interventi per evitare che col tempo implodesse lentamente e quindi reca intatto tutto il messaggio di quello che è stato.
Quello però che mi ha toccato di più è stato il giardino della pace, in cui spicca il monumento a Sadako Sasaki, la bambina-martire, simbolo di tutti i bambini di Hiroshima periti nella tragedia subito, o a distanza di anni.

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Sadako_and_Her_Statue

Di fronte ci sono dei gazebo con tutti origami fatti dai bambini, ad imitazione e ricordo della povera Sadako, tutti inneggianti alla pace, di una bellezza commovente.

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Davanti questi gazebo abbiamo casualmente incontrato una scolaresca di una scuola inglese: ciò ci ha permesso di scambiare qualche parola di solidarietà e di affetto coi ragazzi, in quanto i giapponesi parlano poco l’inglese e pochissimi lo conoscono, cosa veramente strana, dato che oggi sono molto “americanizzati” e stante la loro elevata cultura media.
Dietro c’è il parco con un monumento e la fiaccola della pace, che verrà spenta quando nel mondo non ci saranno più ordigni nucleari (=e cioè mai).

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Infine, in mezzo ad un bel prato, veramente grande, c’è il Memorial, una sorta di costruzione orizzontale stile anni 60, che ricorda vagamente un autogrill dell’epoca.

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Lì c’è tutta la storia di Hiroshima, dagli anni 30 ad oggi. Oltre a toccanti foto, ci sono decine di cimeli, i modelli delle due bombe atomiche, e – in particolare – una ricostruzione animata tridimensionale di ciò che accadde quel mattino del 6 Agosto 1945: è terribile.

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Alcune foto non si possono guardare, ovvero fanno molto male.
I giapponesi hanno comunque ammesso il loro errore, l’attacco proditorio a Pearl Harbor, condannano l’uso degli ordigni nucleari ma, soprattutto denunciano la stupidità e l’inutilità di ogni guerra. Sono un popolo pacifista (*) e insegnano/tramandano questi valori imparati a proprie spese ai posteri.
Vi confesso che dentro mi è rimasto lo sgomento al pensiero di tutte quelle povere vittime innocenti – e non solo giapponesi ma di dovunque – specie donne e bambini, spazzati via a decine di migliaia per gli errori di pochissimi. Sarebbe bello se prima o poi imparassimo questa lezione.

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(*)purtroppo ultimamente, Shinzo Abe e qualche ministro della loro destra hanno farneticato un ritorno all’atomica, sia pure solo come deterrente/difesa da ingombranti vicini come Cina e Corea del Nord, visto che quell’Idiota di Trump denuncia il Giappone di pagare poco per essere protetto: come se fosse poco che stanno loro sulle balle da settant’anni, dopo averli praticamente ridotti a loro colonia con la più grande presenza militare nel mondo fra i suoi alleati. Ricordo che Okinawa è stata “restituita” alla sovranità giapponese solo nel 1972!

Edited by Spitfire63 - 14/5/2018, 08:18
 
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view post Posted on 13/5/2018, 18:55
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Ti ringrazio per avere condiviso con noi questi ricordi e queste emozioni. Credo davvero che sia stata un'esperienza indimenticabile. Conoscevo la storia della piccola Sadako e mi ha sempre commosso. Immagino come tu ti possa essere sentito trovandoti là.
Mi conforta leggere che stanno mantenendo vivo il ricordo di quello che fu l'immane tragedia. Dovremmo farlo anche noi per non ripetere gli orrori del passato. Non lo stiamo facendo. Anche loro come ben evidenzi stanno cedendo su alcuni punti che credevo fossero dei caposaldi.
Io ho provato forti emozioni solo visitando le spiagge sella Normandia. Credo che la tua esperienza non abbia paragoni.
Grazie e ancora grazie
 
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view post Posted on 13/5/2018, 19:50
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un bel viaggio ..complimenti...
 
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view post Posted on 13/5/2018, 21:35
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Un reportage toccante, ma con una caduta di stile nei commenti finali sull'attualità.
In quest'ambito, credo sarebbe stato meglio lasciar perdere, perché l'argomento è molto complicato ed estremamente difficile da interpretare per chi, come noi, ha una forma mentis ristretta all'orticello europeo.
 
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view post Posted on 13/5/2018, 23:49
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Ottimo reportage. Grazie per aver condiviso la tua esperienza.
 
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view post Posted on 14/5/2018, 05:46
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Bel reportage. Grazie della condivisione !
 
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view post Posted on 14/5/2018, 06:16
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Grazie Spit per aver riaperto una finestrella sulle nostre coscienze!
 
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view post Posted on 14/5/2018, 07:38
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CITAZIONE (Nybco @ 13/5/2018, 22:35) 
Un reportage toccante, ma con una caduta di stile nei commenti finali sull'attualità.
In quest'ambito, credo sarebbe stato meglio lasciar perdere, perché l'argomento è molto complicato ed estremamente difficile da interpretare per chi, come noi, ha una forma mentis ristretta all'orticello europeo.

caduta di stile perché dico ciò che penso?

Cosa c'è di complicato che noi europei non possiamo capire?

Edited by Spitfire63 - 14/5/2018, 10:25
 
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view post Posted on 14/5/2018, 08:57
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e qui si chiude la discussione e i commenti politici sul presente.

Si commenta Hiroshima, il viaggio e le drammatiche conseguenze dell'evento accadutovi.

Non fatemi chiudere un per una baruffa da cortile un reportage così bello.

IL MODERATORE
 
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view post Posted on 14/5/2018, 09:19

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Ancora belle foto e capisco l'emozione. Bisogna vedere per sentire.
Visto che sei arrivato li, spero che tu abbia preso il battello e andato a vedere il tempio di Miyajima e il suo famoso Torij con alta e bassa marea.

Per le considerazioni politiche possiamo muovere su una discussione esterna a questo filo se volete. La situazione Giapponese è molto complessa e la geopolitica ha aspetti diversi secondo le zone da cui la si guarda. Come visitatore regolare da più di vent'anni e con molte relazioni di lavoro che sono diventate personali, inviterei tutti alla prudenza e a evitare cliché di vario genere, anche perché la situazione sta evolvendo dopo anni di immobilità.

In questo momento in Giappone l'anima pacifista presente in una larga parte della popolazione, ma creata e sostenuta in parte dimenticando pezzi di passato scomodo, è in difficoltà a seguito della svolta a destra di Abe. Lui, liberista e espressione di una fascia molto conservatrice legata a alcuni grossi gruppi, approfitta proprio di alcune di queste rimozioni storiche. Leggi contro la stampa e la libertà di associazione sono passate nonostante le proteste e utilizzando l'argomento del terrorismo (semplicemente ridicolo) e la società civile ha difficoltà a esprimersi con una stampa legata ai grossi gruppi (vi ricorda qualcosa ?). Come per combinazione le leggi sulla stampa sono passate, e stanno per essere modificate ancora in senso restrittivo, proprio dopo l'uscita di uno scandalo finanziario coinvolgente la moglie di Abe e due ministri del suo partito .... L'opposizione a questa svolta nazionalista e conservatrice, svolta ancora agli inizi, ha enormi difficoltà a farsi sentire. E la politica giapponese è complessa e corrotta quanto la nostra. La differenza è una amministrazione efficiente ma rigida e sclerotizzata.
Le relazioni con Cina e le spauracchio Corea del Nord stanno facendo evolvere anche la strategia di pura difesa tipica del dopoguerra. Data la ricchezza del paese, il loro 1% dedicato alla difesa resta il bilancio militare più' grosso dell'Asia. Il fatto che abbiano chiamato la nuova portaelicotteri Kaga (250m, 27000t) indica chiaramente un cambiamento nelle mentalità e il cadere di certi tabù. L'approvazione da parte del parlamento di poter svolgere azioni armate all'estero nell'ambito delle istituzioni internazionali è un altro segno.
Detto questo, la base industriale, che resta fortissima, soffre sempre più della concorrenza cinese, taiwanese e coreana. Per anni, il mercato interno ha garantito profitti re-investiti nelle esportazioni. Con la deflazione interna e l'arrivo di importazioni a basso costo dal resto dell'Asia, questo motore perde colpi e i grossi gruppi hanno difficoltà. La tradizione di un posto per la vita non esiste più e c'è una forte sotto occupazione. Tutto è pulito, ma quelli che vedete lavorare a pulire e a servire nei negozi 24h/24h sono pagati 800-1000 yen all'ora (5-8 euro) e le classi popolari e medio basse nelle zone urbane si fanno ore di trasporti in comune per potersi pagare un alloggio lontano dai prezzi impossibili delle zone prossime al centro e riservate alle classi medio alte.
Da ultimo esiste una forte crisi demografica con una popolazione in ribasso di più di 150000 abitanti l'anno (i Giapponesi sono circa 120 milioni) e che diventa sempre più' anziana creando enormi problemi sociali.

Quindi, andate, guardate le bellezze locali, ma sotto la patina c'è una complessità non inferiore alla nostra e bisogna anche includere una cultura ancora molto diversa (eliminate tutti i vostri riferimenti culturali giudeo-cristiani....). Attenzione a posizioni rigide e troppo nette. Anche un turista americano, visitando Milano Venezia e Firenze potrebbe trarre conclusioni incomplete. :D

Ciao

Carlo
 
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view post Posted on 14/5/2018, 10:05
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Ciao Carlo e grazie per il tuo gradito intervento. :D

Innanzitutto rispondo alla tua domanda, e cioé sì, siamo stati a vedere il tempio di Miyajima sull'isola omonima, nella città di Hatsukaichi (prefettura di Hiroshima).
Pensa che quando siamo arrivati noi, la bassa marea era tale che siamo andati al famoso Torij a piedi! ma verso le 12,30 siamo dovuti tornare ...sulla terra ferma poiché stava arrivando velocemente l'alta marea e già verso le 13 e qualcosa le basi erano allagate :ph34r:

E poi ti ringrazio per il tuo intervento molto esaustivo e - visto che ci lavori - competente.
Ovviamente avevamo immaginato che non fosse tutto oro quello che luceva, abbiamo intuito parecchie cose che hai evidenziato, altre no. Sebbene l'80% di quello che hai detto l'avevo letto, evinco dal tuo garbato intervento, fatto nei modi appropriati, che qualcosa mi sfugge. Te ne sono grato e se non ti disturbo, in MP (per non annoiare gli amici del Forum) vorrei chiederti qualche delucidazione :D

Edited by Spitfire63 - 14/5/2018, 11:51
 
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view post Posted on 14/5/2018, 10:35
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Mille grazie a Paolo per aver condiviso con noi un'esperienza "personale" nonché le proprie considerazioni.
Il Giappone mi ha sempre affascinato al punto che, anche se la cosa è puerile, confesso che da sempre ho il desiderio di visitarlo e che, da adolescente, il mio sogno era di sposare una ragazza giapponese (alla fine mi sono accontentato di un surrogato "filippino" ;) :B):)
Grazie anche a Carlo che in poche righe ha reso l'idea, anche se in maniera concisa, della realtà giapponese.
Una magnifica discussione che però mi ha commosso mettendo in dubbio il mio desiderio di visitare i luoghi di immense sciagure quali Hiroshima e Nagasaki, ed un Paese che per lo più ho idealizzato ma in che in verità mi sembra molto distante dal mio modo di vivere.
Grazie ancora :)
 
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view post Posted on 14/5/2018, 11:12
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CITAZIONE (Spitfire63 @ 14/5/2018, 08:38) 

caduta di stile perché dico ciò che penso?

Cosa c'è di complicato che noi europei non possiamo capire?
[/QUOTE]

Spiacente di non poterti rispondere, ma seguo l'indicazione di Cast.
D'altronde, non mi pare che la cosa stesse andando in baruffa, ma tant'è; fare parte di un forum significa anche adeguarsi. E mi adeguo senza problemi.
Molto interessante l'intervento di LFLS11, che ringrazio.

Nybco
 
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view post Posted on 14/5/2018, 12:05

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Il Giappone è un paese che mi ha sempre affascinato e che da sempre desidero visitare. Trovo, quindi, il reportage di Paolo di grande interesse e le delucidazioni di Carlo puntuali e precise e, soprattutto, di prima mano. Grazie Paolo per aver condiviso questa tuo viaggio e grazie Carlo per la tua testimonianza.
 
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view post Posted on 14/5/2018, 21:40
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Splendido reportage Spit, grazie per la condivisione.
 
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