Un canguro tedesco in alta quota...solo per masochisti.. - FINITO_

in magazzino ho trovato due scatole dello stesso soggetto (anno 1980 DC)

Intanto che aspetto che ii "barilotto" svedese asciughi della prima mano di primer do un'occhiata a quanto contiene la vetusta (e triste) scatoletta




PAURAAAAA ...vero?
Dovrebbe trattarsi di uno dei tanti prototipi (o giù di li) Di FW per volo ad alta quota. Era dotato di abitacolo pressurizzato, apertura alare maggiorata, motore modificato e.....scarichi stile auto americana anni 40/50 .
Le stampate (eufemismo definirle tali) sono spaventose e richiederanno giorni solo per ripulirle nel frattempo recupero un po' di doc dalle mie monografie japan e da internet.

Se ti tiene il sistema nervoso...buon lavoro!

Gli scarichi fatti in quel modo servivano per convogliare i gas nel turbocompressore.

Grazzzzieeee per gli incoraggiamenti devo dire che a dispetto di quanto possa sembrare la plastica si lavora che è una bellezza (nonostante sia stagionata).

@dinos53: sei gentile ma ho trovato tutto in magazzino ed in rete.

@smilzo_mm: nessun autolesionismo, anzi. Ho un paio di centinaia di scatole che quasi si montano da sole ed alla fine ti annoiano anche se aggiungi particolari e cerchi mimetiche poco viste in giro.
Ogni tanto una "botta di vita" modellistica ci vuole noooo!

@ Barbara_airfix: se pratichi il modellismo significa che il sistema nervoso è "abilitato" a questo tipo di prova. Gli scarichi in realtà erano così (anche parecchio lunghi) per creare una contropressione, ovviamente positiva, alla parte calda del/i compressore/i, ad alta quota l'aria è rarefatta ciò significa che il motore scarica normalmente ma in uscita i gas trovano poca resistenza e questo influisce sul rendimento della turbina si sovralimentazione, in pratica risponde in maniera anomala.

Perdonami, ma non ha capito. Da quello che so, i tubi di scarico erano lunghi perchè il turbocomperssore era dietro il pilota, distante dal motore.



Edited by Barbara_airfix - 5/1/2014, 16:44

Spero di non aver fatto incavolare Barbara capisco che mettersi a discutere con un Ing. e pure un poco lupo mannaro per uno che si occupa di riparare i bipedi sia un tantino pericoloso....

però devo fare notare che nel disegno (tra l'altro GRAZIE Barbara) il tubo di scarico fuori fusoliera parte dagli scarichi (tradizionali) posizionati come al solito,
Il compressore è posizionato in corrispondenza del castello motore, davanti al pilota, quello che tu mi indichi è lo scambiatore di calore (sotto il pilota in corrispondenza della presona d'aria).
Creare dei collettori di scarico che alimentano un turbocompressore a tre metri dal motore sarebbe uno sciupio di energia e poi dal compressore dovrebbe rifare altri tre metri per sovralimentare il motore ........anche un compressore a geometria variabile penso si arrenderebbe
Erano dei gran bei motori che, a parte le cilindrate folli, non avevano nulla da invidiare a quelli odierni.

Allora, facciamo chiarezza, l'aereo di cui parliamo ha il turbocompressore, e si trova dietro lo scambiatore di calore, quello di cui parli tu è il classico compressore meccanico, non facciamo confusioni.

Anche il P47 Thunderbolt aveva dei condotti di scarico che andavano fino al turbocompressore posto dietro il pilota, purtroppo lo spazio in un aereo è quello che è, e non era uno sciupio di energia, anche perchè quella dei gas di scarico non costa nulla e viene generalmente sprecata.

Ho capito ed o visto la fonte del disegno che mi ha inviato Barbara. Anche chi commenta la foto la trova strana perchè in pratica l'aereo fotografato ha il compressore ventrale (e qui Barbara ha ragione ) ma ha anche il compressore vicino al motore......................boh
Però queste discussioni mi divertono

Quello ventrale è un turbo-compressore a gas di scarico, quello vicino al motore è un compressore ad azionamento meccanico, nulla di strano.

Ad alta quota i propulsori atmosferici perdono potenza perchè diminuisce la pressione, dunque il turbocompressore a gas di scarico, sovralimentando il motore ovvia all'inconveniente.

I motori di B17, B24, P38, P47, funzionavano tutti con questo sistema. Non capisco dove stia la stranezza.

Incominciato la pulizia (qui si usa la raspa) di una semifusoliera e delle ali. Per fissare le ali, i piani di coda e la coda credo userò del tondino d'ottone e tanta ma tanta colla cianoacrilica

in pratica c'è da autocostruire quasi tutto (speriamo nella "banca dei pezzi"), poi passerò alla fresatura del marsupio contenente il TURBOCOMPRESSORE della discordia .
Era da un pezzo che non facevo aerei ad elica e non mi immaginavo che alcuni motori possedessero una doppia sovralimentazione (continuo a non capire come potessero funzionare insieme......poi approfondisco )