Conto di partecipare alla Campagna con questo soggetto. Acquistato circa un paio di anni fa e finito sopra la pur contenuta pila delle mie scatole. L'occasione è ghiotta per mettervi mano. I tempi di una Campagna sono relativamente stretti, ma è pur vero che il kit conta pochi pezzi.
Il kit Tamiya è piuttosto vecchio e presenta una serie di imprecisioni circa la fedeltà alla controparte reale dovute alla ingenuità ed alla tecnologia dell'epoca. Per il resto ci si trova dinanzi ad uno stampo ex motorizzabile, ma con incastri precisi. Mi farò bastare quello che c'è migliorando solo qualche particolare.
Ti seguo con grande attenzione perchè il kit è uno dei tanti nella mia stash e vorrei farlo nella versione Iraniana ai tempi dello Scià Reza Pahlavi, anzi se qualcuno ha profili o foto per capire come era la camo approfitto del tuo topic per ringraziarlo
Bellissimo carro, me lo ricordo sulla copertina del disco Salisbury degli Uriah Heep, in quanto il titolo si riferisce alla base di addestramento militare Salisbury Plain nel Wiltshire (Inghilterra).
Nulla da dire circa la precisione degli incastri, almeno considerando l'epoca dello stampo: con pochissimo impegno extra è possibile rimuovere bave o linee di stampo in bella vista.
Plasticard sagomato a coprire i fori previsti per la motorizzazione.
Evidenti le linee di stampo sul carrello a destra nella foto. Nel frattempo li ho lisciati tutti con lima e carta abrasiva.
Al momento la situazione comporta l'alternarsi di assemblaggio e carteggio dei pezzi. Una volta in sede le componenti evidenziano allineamenti non perfetti (senz'altro al di sotto degli standard della ditta), complice senz'altro la vetustà dello stampo: al riguardo correggo un po' il mio commento del precedente post. Non sono interventi complicati grazie alla forma squadrata delle superfici, ma di certo assorbono molto tempo per essere completati.
Non tutti i pezzi sono incollati, li ho comunque messi insieme per "riempire" le foto. Qua e là colmerò piccole imperfezioni con ritagli di plasticard.
Sul web mi sono imbattuto in un tutorial che suggeriva l'impiego dell'estremità di un dito ritagliato da un guanto di lattice per realizzare la cuffia di protezione alla base del cannone. Calzata la cuffia dopo aver praticato un piccolo foro per consentire il passaggio del cannone si ottiene un effetto molto naturale: in quei modelli in cui l'alzo dell'arma principale è mobile questa interessante trovata permette di conservarne il funzionamento. Magari con il tempo il materiale del guanto potrebbe degradarsi, me ne preoccuperò solo in futuro.
Il kit, piuttosto essenziale, offre ampie possibilità di personalizzare gli interventi di dettaglio, mi limiterò comunque a poche aggiunte qua e là.