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| Ringrazio personalmente Supertorchio per aver aperto questo topic, lo ammetto davanti a tutti: sono un accumulatore seriale di scatolette. Non ho un budget prefissato, vado ad occhio a sensibilità personale, a momenti giù che vanno compensanti con qualche acquisto, a disponibilità di soldini e spazio dove sistemare gli acquisti in un grande tetris tridimensionale che è la mia stash. Sinceramente: ho avuto una infanzia povera ma dignitosa, il cibo non mancava (grazie anche alla passione per la pesca di papà e fratelli maggiori), le scarpe si riparavano, e ci si passava i vestiti e i giochi dai fratelli più grandi a me, che ero l'ultimo, a me arrivava tutto l'usato. La bici era una spesa non sostenibile, camminare fa bene! Ho avuto budget sin da quando ho iniziato a maneggiare gli spiccioli delle mancette (rarissime) che mi venivano donate, e per vari motivi (tempo, spazio, condizione famigliare, ecc) ho sempre dovuto limitare i miei desideri e la mia bramosia di avere "cose mie" o "cose che mi piacerebbe avere". So solo io le ditate che ho lasciato sulla vetrina di Fochi Models, vicino piazza San Babila a Milano, mentre ammiravo esterrefatto le scatolette con boxart ammiccanti e tentatrici. Adesso stando ovviamente attento a non inciampare nelle scatole per casa, per ora sta tutto nel armadio , e cercare di vivere dignitosamente, mi ritrovo uno spread tra scatole acquistate e scatole realizzate che neppure una repubblica delle banane starebbe messa peggio. Per ora va bene così, un domani chissà. Sta discussione vale quanto una seduta da un analista a pensarci bene.......
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