| Da RaiNewsScienza
Nasa, ritorno su Luna rinviato a 2025 Slitta la missione della Nasa per riportare l'uomo sulla Luna dopo 52 anni: non partirà prima del 2025. Tra le cause la lunga controversia legale tra Blue Origin di Jeff Bezos e la Space X di Elon Musk e le tute.
La missione Artemis slitterà almeno al 2025. A comunicarlo l'agenzia spaziale statunitense: salta l'obiettivo che aveva fissato l'amministrazione Trump di riportare l'uomo sulla Luna nel 2024. Ad incidere, i ritardi provocati anche dalla disputa in tribunale tra la blue origin del fondatore di Amazon Jeff Bezos che aveva fatto causa alla Nasa - senza successo - dopo aver perso una commessa andata alla SpaceX di Elon Musk. "Stimiamo non prima del 2025 per Artemis 3, il lander umano vinto nella competizione da SpaceX", ha detto l'amministratore della NASA Bill Nelson in teleconferenza. Nelson è stato nominato dal presidente Joe Biden a guida dell'agenzia spaziale. Il ritorno degli astronauti sulla Luna è inteso come il preludio ad un evento più ambizioso in futuro: lo sbarco su Marte.
Le tute spaziali da un miliardo di dollari che gli astronauti dovranno indossare per la loro storica camminata lunare non vanno ancora bene. E per metterle a punto bisognerà aspettare fino al 2025. Lo ha annunciato l'ispettore generale della Nasa, spiegando che il programma ha subito un rallentamento a causa della pandemia e dei problemi tecnologici. La notizia ha raccolto la disponibilità del miliardario Elon Musk, partner della Nasa con la sua azienda SpaceX, che ha lanciato un invito: "Potrebbe farle SpaceX, se fosse necessario". In realtà quello della "sartoria spaziale" è un processo molto lungo. Da 14 anni l'Agenzia spaziale americana sta lavorando a prototipi di tute-navicella, chiamate "xEmu", Exploration Extravehicular Mobility Unit, che possano permettere agli astronauti di muoversi in sicurezza fuori dalla navicella. Sono tute semi-rigide, che isolano e proteggono dall'ambiente esterno, versione ipermoderna di quelle introdotte all'inizio degli Anni '80 per le missioni Space Shuttle. La particolarità sta nel fatto che non saranno "usa e getta" rispetto al passato, ma riutilizzabili. Basterà cambiare solo piccole parti, mentre la struttura portante resterà immutata.Finora sono stati stanziati 625,2 milioni di dollari, che saliranno a un miliardo entro il 2025. Le prime due tute avranno incorporate parte elettronica, una sezione per le braccia, una per i guanti, e casco trasparente a bolla con sistema speciale di visori. Dovrebbero essere prodotte entro novembre 2024, ma la scadenza non è certa. Lo sviluppo delle nuove "strutture" spaziali non è un aspetto di secondo piano: l'obiettivo è portare l'uomo di nuovo sulla Luna senza lasciare zone oscure. Ma serve tempo: solo per "design", verifica e test ci vorranno almeno 20 mesi. Se a Musk, alla fine, verrà chiesta una mano, la Nasa non lo ha detto, ma su questo aspetto passa tutto il successo dell'operazione. E l'abito sarà ancora più importante.
Va a finire che ci arrivano prima i cinesi... La gara è già iniziata.
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