Ora o mai più..., SPAD VII - SMER 1/40

Sono già stato cazziato perchè la rete è troppo larga...

E' proprio vero che a volte l'intercessione del Santo Protettore aiuta...avevo pensato a sostituire la rete, ma credo di averne una "troppo" fitta...il sistema della doppiatura invece mi pare da provare, troppa grazia Sant'Andonio!
Gli scarichi non solo sono bassi (con la conseguenza che il pannello che ci sta sotto è troppo schiacciato), ma sono anche a distanza regolare, mentre mi pare che fossero due a due. Tra l'altro, uno dei due è anche malformato (ce n'è solo metà lunghezza), e non hanno la curvatura verso il basso dei quattro tubi. Ho capito...li rifaccio.


Quella che ha postato prima di te...

Andonio:
quindi, mi pare di capire che i quattro tubi non erano curvi, ma solo orientati verso il basso...meglio così.
In ogni caso, mi sono riguardato a scopo didattico il tuo wip: lungi da me il tentativo di imitarti (che nemmeno riuscirebbe...). Mi limito a fare una cosa veloce e senza troppi fronzoli.

E comunque, comincio a dubitare di voler fare l'esemplare mimetizzato della scatola...con tutti gli assi italiani che ce l'avevano, perchè dovrei fare l'aereo di un cecoslovacco qualsiasi?

Allora...
ho sostituito la rete a maglie larghe con una "zanzariera" ben più compatta: trattasi di un filtro di the in materiale plastico:



Ho "spostato" verso l'alto i buchi degli scarichi, ed ho reinciso il pannello sottostante (forma presa con l'occhiometro, abbiate pietà...) e le relative fessure di aerazione:



Ho chiuso la fusoliera, dopo aver inserito alle spalle della griglia anteriore un disco nero, ad evitare l'effetto trasparenza...Il combaciamento pare eccellente, e col solito salsicciotto non dovrebbe essere necessario stuccare.



Andonio: credo che alla fine farò l'esemplare postato qui sopra da Barbara, in modo tale che posso dipingere tutto e non impazzire a cercare e/o autostampare delle decals.
Però, sarebbe interessante vedere qualche profilo, specie se è qualcosa di diverso da Baracca, Ruffo, Ranza e Pessi...chi ci rimane?

Bel lavoro, curato e attento. Già così uno spettacolo