Cercando in soffitta alcuni vecchi giocattoli da passare al nipotino di 4 anni, mi sono imbattuto in una scatola che, aperta, ha rivelato la presenza di un vecchio modello un po’ disastrato di un Fiat G55 in 1/48.
Si trattava del kit in resina della RCR che avevo acquistato nei primi anni ’90; successivamente , portato ad una mostra, qui in Toscana, ma non ricordo precisamente dove, era finito con il carrello rotto a causa di probabili maldestri maneggiamenti subiti da parte degli addetti alla sistemazione dei modelli della mostra. Ci rimasi molto male, un po’ perché il costo del kit non era proprio economico ed un po’ perché ci avevo lavorato molto; indipendentemente dal giudizio che poteva essere dato sulla realizzazione, non mi sembrava giusto che venisse maltrattato in quel modo; provai uno svogliato tentativo di recupero, poi (occhio che non vede, cuore che non duole) chiusi il tutto in una scatola e lo relegai in soffitta.
Avevo voluto realizzare il prototipo, che mi era sempre piaciuto per la sua mimetica, ed il kit mi facilitava perché erano assenti sulle ali le pennellature dovute alla presenza dei cannoni alari.
Come documentazione, all’epoca, disponevo del libro “I caccia della serie 5- Fiat G55” di N. Arena, i numeri 8/1974 e 4/1976 della rivista “Aerei”, l’articolo pubblicato su “Storia militare” n°5, febbraio 1994, il Catalogo Nomenclatore ed il Notiziario CMPR n°1/86.
Analizzando però il kit rispetto alle immagini del prototipo, c’erano però alcune modifiche da effettuare:
1. Altezza del becco di compensazione della deriva, presente poi anche su esemplari della sottoserie 0
2. Apertura delle scanalature delle armi posizionate nella parte inferiore del muso
3. Riduzione delle dimensioni della gobba anticappottamento: praticamente la struttura termina alla fine della pennellatura dietro la cabina del pilota.
4. Costruzione dei deviatori degli scarichi dei bossoli delle armi posizionate nella parte inferiore del muso.
Per quest’ultimi c’erano alcuni problemi perché c’era una discrepanza tra quanto visibile sul Catalogo e quanto rilevabile dalle foto; non mi azzardai a riprodurre il particolare n° 1001 di Catalogo, sportello del cassone dell’ala in corrispondenza fusoliera, perché, dalla figura del Catalogo, non avevo proprio idea della forma e delle dimensioni. Per questo mi arrangiai in base a quanto visibile nelle foto
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Continua domani, se vi piace
Riccardo